Le migliori distro Linux del 2024 per principianti ed esperti
Le migliori distro Linux offrono tutte le funzionalità di un sistema operativo commerciale, spesso introducendo alcuni strumenti utilissimi in vari ambiti, dal recupero dati, alla gestione delle reti. Alcune delle distribuzioni Linux presentate qui sono ideali per sistemi più datati, mentre altre sono pensate per utenti davvero esperti.
In generale, le versioni di Linux più user-friendly, come Ubuntu, offrono interfacce utente non troppo dissimili da altre piattaforme molto note, anche se l’impatto iniziale può essere leggermente straniante. Infatti, occorre un certo know-how e dovrete abituarvi a un ambiente leggermente diverso da Windows o Mac, ma per fortuna esistono distro Linux pensate per tutti i livelli di esperienza.
Installare Linux sulla propria macchina può essere utile per vari scopi, da quelli puramente didattici a obiettivi maggiormente professionali, come dicevamo prima, pensate alla gestione di reti e sistemi. Linux è considerato il sistema operativo ideale per programmatori e sviluppatori, ma nel corso degli anni abbiamo assistito a numerosi tentativi di renderlo più accessibile e alla portata di un pubblico più vasto e meno esperto.
Tra le principali cause che hanno portato allo sviluppo di versioni semplificate, c’è la crescente preoccupazione per i problemi legati alla sicurezza di Windows e le limitazioni Apple impone a chi utilizza il sistema operativo macOS.
Linux attualmente è disponibile in svariate versioni conosciute come “flavor”(sapori) o “distro”(distribuzioni). Ciò è dovuto al fatto che Linux è così incredibilmente configurabile da aver dato origine a diverse varianti pensate appositamente per andare incontro alle più disparate esigenze degli utenti.
Le migliori distro Linux del 2024
La nostra guida alle migliori distro Linux è pensata per indicare le distribuzioni più adatte a scopi specifici.
Probabilmente, vi starete chiedendo perché non ci siano le distro più popolari, come Ubuntu e Mint. Si tratta senza dubbio di due ottime distro per principianti, ideali per muovere i primi passi nel mondo del pinguino. Tuttavia, abbiamo preferito dare spazio a distro più indicate a seconda di quello che potrebbe essere il vostro caso d’uso. Ciò comunque non toglie che Ubuntu sia un’ottima distro da tenere assolutamente in considerazione.
Parlando di altre distro popolari, non possiamo non citare Arch Linux. Tuttavia, quest’ultima si rivolge a utenti esperti che possono trarre vantaggio dall’uso del terminale utilizzando la riga di comando per eseguire funzionalità come l’installazione di applicazioni. Questa guida, come dicevamo, invece si concentra sulla scelta delle migliori distro in assoluto.
Se siete alle prime armi con Linux, iniziate il percorso con Nitrux. Questa distro sfrutta alcuni dei progetti open source più stabili e apprezzati, come Ubuntu e il desktop KDE Plasma, con alcune modifiche volte a creare una distro adatta ai neofiti.
Ad esempio, anziché creare un ambiente desktop personalizzato da zero, Nitrux si affida alla nota versatilità di KDE Plasma, riprogettando alcuni componenti per semplificare il workflow dei nuovi utenti. La distro offre un paio di layout per il desktop che consentono agli utenti di sfruttare al meglio lo spazio disponibile sullo schermo.
Nitrux personalizza anche alcune app di amministrazione, per rendere più accessibili da parte degli utenti meno esperti le attività come la gestione del firewall e i backup. Inoltre, include diverse app per vari usi.
La distro supporta e incoraggia anche l’uso di AppImages, che semplifica di molto l’installazione di app aggiuntive. Infatti, Nitrux prevede di passare tutte le app con interfaccia grafica ad AppImages. Queste ultime vengono avviate in un sandbox firejail, che rende Nitrux più sicura già dal primo utilizzo, rispetto ad altre distro Linux desktop.
Esiste una community molto attiva con cui potrete interagire su tutti i social più popolari. Tuttavia, l’assenza di una sezione dedicata alla documentazione è un notevole svantaggio. Nitrux è disponibile solo per i computer a 64 bit, ma è avviabile su macchine meno recenti grazie al BIOS Legacy, oltre che sulle più recenti macchine EFI.
Il progetto Zorin OS è partito nel 2008 con l’obiettivo di rendere più intuitivo l’ambiente Linux. I suoi sviluppatori volevano rendere Linux più accessibile ai normali utenti, introducendo elementi familiari nell’interfaccia utente.
La distro si rivolge agli utenti Linux meno esperti, magari abituati ai sistemi operativi proprietari più famosi, come Windows e macOS. Ciò è possibile grazie all’app Zorin Appearance che modifica l’ambiente desktop Gnome per renderlo più simile a Windows sia dal punto di vista formale che funzionale.
Zorin è disponibile in varie edizioni. Tre di queste, ovvero Core, Lite ed Education sono scaricabili gratuitamente. Zorin si basa su Ubuntu e l’edizione Core è la versione standard che include tutte le app di cui avreste bisogno in un normale ambiente desktop.
Se avete un computer più vecchio, potete utilizzare l’edizione Lite, progettata per macchine meno performanti. L’edizione Education, come suggerito del nome, è progettata per l’apprendimento e contiene tutte le app e le utility open source più famose in ambito formativo.
Esiste poi una quarta edizione, Ultimate, attualmente disponibile per poco meno di €39 euro. Incluse l’assistenza e alcune funzioni aggiuntive, come la possibilità di utilizzare un’interfaccia simile a quella di macOS, nonché diversi tipi di app e giochi.
Pop!_OS è sviluppato e aggiornato dal fornitore di hardware System76, e oltre a essere incluso nei prodotti venduti dall’azienda, è disponibile anche come download gratuito. La distro offre alcune funzioni interessanti, che la rende un’opzione adatta soprattutto ai gamer.
Si basa su Ubuntu LTS e include un’interfaccia utente personalizzata con Gnome, chiamata Pop Shell.
Sebbene esistano diverse distro Linux dedicate al gaming, Pop!_OS si distingue grazie alla presenza di vari elementi utili per i gamer. Ad esempio, gli sviluppatori hanno fatto in modo che sistemi grafici ibridi funzionino perfettamente sulla piattaforma.
Se avete una scheda grafica ibrida, la distro vi darà la possibilità di avviare i giochi sulla GPU tramite il menu contestuale. Potrete passare anche dalla grafica con risparmio energetico a quella piena potenza e viceversa.
Esistono un paio di edizioni di Pop!_OS. Oltre a quella standard, è disponibile una versione progettata in modo specifico per gli utenti Nvidia, che include anche i driver proprietari per il relativo hardware.
Pop!_OS, inoltre, sottopone l’installazione a crittografia per impostazione predefinita, offrendo un numero minimo app nella sua forma iniziale. In questo modo potrete installare solo ciò che vi serve tramite l’intuitivo app store chiamato Pop!_Shop, che include anche app come Steam, Lutris e GameHub.
Kodachi è progettata per chi ha a cuore la propria privacy e richiede una distro protetta, anonima e a prova di tool forensi. L’ultima edizione della distro si basa su Xubuntu 18.04.5 e impiega un desktop Xfce personalizzato.
Kodachi è dotato di tutte le app pensate per sicurezza e privacy insieme ad alcune normali app che vi permettono di utilizzare la distro quotidianamente. Il desktop personalizzato è pensato per non scoraggiare gli utenti alle prime armi e offre l’accesso a tutte le app pur restando molto intuitivo.
Per garantire la privacy, la distro instrada le connessioni a Internet tramite una VPN prima del passaggio alla rete Tor. Se avete le giuste conoscenze, potrete personalizzare le impostazioni per connettervi al vostro servizio VPN personale.
In modo simile, per potenziare la sicurezza, Kodachi utilizza AppArmor per isolare le app. Include anche diversi strumenti per la protezione della privacy, come VeraCrypt, zuluCrypt, KeePassXC, nonché Metadata Anonymization Toolkit (MAT) per la rimozione dei metadati dai file.
Le funzionalità anti-forensi si concretizzano con vari strumenti, fra cui uno che cancella la RAM. La distro include anche un’opzione con cui potrete creare una password che, una volta inserita, consente di cancellare in modo sicuro tutti i contenuti dell’installazione crittografata di Kodachi.
Che stiate usando una macchina Linux o Windows, in caso di errori, potete utilizzare Rescatux per recuperare i dati.
Grazie a Rescatux, avrete a disposizione tutti gli strumenti più utili e importanti per risolvere vari problemi in caso di installazioni Linux e Windows che non si avviano. La distro utilizza il leggerissimo desktop LXDE, che la rende utilizzabile anche su macchine meno performanti.
All’avvio, la distro avvia automaticamente l’applicazione di assistenza chiamata Rescapp. Si tratta di un’app intuitiva che consente di riparare gli errori anche agli utenti meno esperti.
Rescapp contiene varie opzioni suddivise in varie categorie, come Avvio, Grub, File System e Password, che vi consentono di eseguire le attività di riparazione più comuni, come il ripristino dei bootloader, la correzione dei file system e delle tavole di partizione, nonché il reset delle password sulle installazioni Linux e Windows.
I pulsanti all’interno di ogni categoria presentano etichette che ne descrivono chiaramente le funzioni. Una volta fatto clic, si apre la documentazione pertinente, con spiegazioni chiare sui passaggi eseguiti dalla distro per risolvere il problema.
Se siete utenti avanzati, potete bypassare Rescapp e avviare gli strumenti di ripristino direttamente dall’interfaccia a riga di comando per risparmiare tempo. Il progetto Rescatux, inoltre, offre tantissime guide e video con istruzioni per aiutare gli utenti meno esperti.
Parrot OS è un’ottima distro per i test di penetrazione e la valutazione delle vulnerabilità, in grado di fare molto di più rispetto ad altre distro come Kali Linux.
Se avviate Parrot da un’unità USB, potrete decidere di creare una partizione permanente per salvare le modifiche. Gli sviluppatori, però, hanno avuto anche la lungimiranza di permettervi di sottoporre la partizione a crittografia per la massima sicurezza.
La distro offre una vasta selezione di strumenti, ordinatamente inseriti in un menu suddiviso per categorie. Qui troverete gli strumenti in base al loro utilizzo, ad esempio raccolta di informazioni, analisi della vulnerabilità, attacchi password, ambito forense digitale e molto altro.
Parrot, inoltre, aspira a essere utile anche per gli utenti medi che hanno bisogno di una distro sicura e focalizzata sulla privacy, come hacktivist e giornalisti.
Open Media Vault (OMV) è una distro basata su Debian, progettata per convertire i vecchi computer inutilizzati (o i Raspberry Pi) in una soluzione NAS.
La distro è facile da installare ed è gestibile facilmente tramite l’intuitiva interfaccia di amministrazione basata su browser. Potete utilizzare OMV per collegare più dischi in vari livelli di RAID software o utilizzarli solo come silo di archiviazione accessibili tramite la rete attraverso i protocolli più comuni, come SSH, SMB/CIFS, FTP, Rsync ecc.
Ma l’aspetto migliore è che potete ampliare l’utilizzo del vostro server OMV NAS tramite l’installazione di vari plug-in.
Sebbene possiate utilizzare virtualmente quasi tutte le distro Linux tramite dispositivi USB, Porteus è una delle poche progettate appositamente per questo tipo di utilizzo.
La distro è disponibile in varie edizione, ciascuna con un diverso ambiente desktop. La più pesante occupa solo 300 MB. Tutte le versioni, in ogni caso, sono progettate per l’utilizzo da dispositivi rimovibili e riscrivibili come unità USB e schede SD. La distro si avvia velocemente e consente l’archiviazione permanente per impostazione predefinita.
L’unico svantaggio è che il progetto non viene aggiornato con regolarità. Sebbene l’ultima versione stabile risalga al 2018, resta ancora perfettamente utilizzabile e, al momento, gli sviluppatori, stanno lavorando sul prossimo aggiornamento principale.
Arch Linux è una delle distro più versatili che segue un modello di distribuzione delle versioni noto come “rolling”. Inoltre ha uno dei processi di installazione più impegnativi e complessi. Manjaro offre tutti i vantaggi di Arch in una distro facile da installare e utilizzabile fin da subito.
La distro è disponibile in varie versioni ufficiali e supportate dalla community, ognuna delle quali dotata di ambienti desktop diversi. Tutte le versioni sono dotate di tutte le normali app per desktop e un certo numero di app personalizzate per semplificare varie attività amministrative.
Inoltre, il tutto è accompagnato da una documentazione completa e una community di utenti molto attivi e disponibili ad aiutare i neo arrivati.
Puppy Linux è una delle nostre distro preferite per dar nuova vita a macchine vecchie e rimetterle in funzione. Il progetto, infatti, è composto da varie distro, ognuna delle quali è basata su una distro disversa. Ad esempio ne esiste una basata su Ubunto e un’altra su Slackware.
A dispetto delle dimensioni ridottissime, Puppy è imbattibile in termini di funzionalità immediate ed esiste un’app praticamente per qualsiasi attività dobbiate svolgere su desktop.
Non deve sorprendere, comunque, che Puppy abbandona le app più popolari in favore di controparti più leggere. Le più iconiche includono Joe’s Window Manager e il file manager Fox-Filer che dona alla distro il suo aspetto inconfondibile.
Arch Linux è una delle distro Linux più richieste ed è progettata per utenti esperti che desiderano creare le proprie installazioni personalizzate.
Mentre la distro Linux media fornisce un insieme predefinito di applicazioni, Arch permette agli utenti di assemblare la propria installazione da zero. Il rovescio della medaglia è che l’installazione risulta piuttosto complessa.
I file di configurazione devono essere impostati a mano e tutto, dal partizionamento all’installazione del bootloader, deve essere fatto manualmente. Non c’è una versione “live” per provare ciò che si è installato e non c’è un’utile procedura di configurazione grafica che permetta di scegliere quali programmi e componenti caricare.
Sebbene il processo sia ben documentato, è comunque macchinoso per l’utente medio di Linux desktop.
Tuttavia l’ampio repository di pacchetti di Arch, gli strumenti per la gestione dei pacchetti e il modello di rilascio a rotazione fanno di questa distro una delle più richieste in assoluto.
Ubuntu Linux deriva il suo nome da un termine Zulu/Xhosa che significa “comunità” o “unione”, termine sicuramente appropriato dato che per anni è stata la distro Linux più popolare per gli utenti comuni.
Questo può essere dovuto al fatto che dispone di una serie di ambienti desktop facili da navigare. L’ambiente predefinito è GNOME, ma esistono varianti come Kubuntu che utilizzano KDE. L’installazione guidata è molto semplice ed è possibile provare il sistema operativo in modalità live.
Ubuntu ha un centro “Software” dedicato dove è possibile cercare e scaricare applicazioni senza utilizzare la riga di comando. Il sito web principale contiene anche un’ampia documentazione per aiutarvi a familiarizzare con il sistema operativo.
Ogni anno ad aprile e ottobre viene rilasciata una nuova versione di Ubuntu. Canonical supporta le versioni standard per 9 mesi prima che sia necessario effettuare l’aggiornamento. Ogni due anni vengono rilasciate le versioni LTS (Long Term Support), supportate per cinque anni.
Rocky Linux è stata progettata come alternativa a CentOS, una popolare distribuzione Linux che alla fine del 2020 si è spostata su CentOS Stream, una versione rolling release.
Come CentOS, è progettata per essere compatibile al 100% con RHEL (Red Hat Enterprise Linux) e di fatto costruisce i suoi sorgenti software da RHEL. Ciò significa che, in effetti, è possibile godere degli stessi vantaggi degli utenti e delle aziende che pagano Red Hat a costo zero. Utilizza l’ambiente desktop GNOME.
C’è un’enorme comunità che lavora per rendere Rocky compatibile e scrive un’ampia documentazione sul sito web principale.
Avere accesso allo stesso software di Red Hat ha però un prezzo: il file di installazione ISO è di oltre 9 GB. Inoltre, non esiste un ambiente “live”, quindi non è possibile provare Rocky. L’installazione richiede molto tempo rispetto ad altre distro Linux.
Grazie al suo sistema di prevenzione delle intrusioni in linea, OPNsense è una delle migliori distro firewall in circolazione. Inoltre, non fornisce solo un firewall stateful, ma anche diversi altri servizi di rete.
OPNsense gode di regolari aggiornamenti settimanali della sicurezza, assicurando che qualsiasi minaccia venga mitigata in modo tempestivo. Con OPNsense è possibile visualizzare un captive portal, modellare il traffico, rilevare e prevenire le intrusioni, nonché impostare una rete privata virtuale (VPN) e molto altro ancora. Potete gestire tutti questi servizi da un’interfaccia utente intuitiva, moderna, basata sul web, multilingue e ben documentata che risulta molto piacevole da utilizzare.
Tecnicamente, OPNsense non è una distro Linux e si basa su HardenedBSD, un fork di FreeBSD orientato alla sicurezza. OPNsense è in realtà derivato dagli sforzi di due progetti open source maturi, ovvero pfSense e m0n0wall.
Esistono diverse distro per il Raspberry Pi, tuttavia il miglior punto di partenza è Raspberry Pi OS, che è la distro ufficiale del Raspberry Pi.
Conosciuta in precedenza come Raspbian, la distro basata su Debian utilizza un ambiente desktop leggero e personalizzato basato su LXDE che utilizza il gestore di finestre Openbox. Il desktop personalizzato non solo consente di risparmiare risorse per altre attività cruciali, ma ha anche un aspetto elegante e invitante.
Uno degli aspetti positivi di questa distro è che viene fornita con una serie di applicazioni educative, tra cui Wolfram Mathematica e una versione di Minecraft specifica per il Pi, giustamente chiamata Minecraft Pi. Tuttavia, si tratta ancora di una distro Linux di uso generale.
È possibile installare Raspbian OS su una scheda SD tramite lo strumento “Imager” del sito web di Raspberry Pi, disponibile per Windows, Mac e Linux. Se non avete ancora un Pi, esiste anche un sistema operativo Raspberry Pi Desktop (nella foto) per Windows e Mac. Questo sistema potrebbe essere migliore per applicazioni che richiedono molte risorse come Zoom, dato che l’hardware del Pi è limitato.
L’ultima iterazione del Raspberry Pi è inoltre perfettamente compatibile con i software di videoconferenza più diffusi, come Google Meet, Microsoft Teams e Zoom.
Per certi aspetti, l’edizione di Ubuntu Server è altrettanto popolare della versione desktop.
Ubuntu produce sia versioni LTS che non LTS del server, proprio come per il desktop. L’ultima versione LTS sarà supportata per 10 anni, fino al 2032.
Ubuntu Server funziona su tutte le principali architetture, tra cui x86-64, ARM v7, ARM64, POWER9/POWER10, IBM zSystems e LinuxONE (s390x) e RISC-V.
La distro è anche popolare per la creazione di piattaforme di cloud computing e il progetto offre immagini cloud per AWS, Azure e GCP. Canonical sostiene che oltre il 55% dei cloud OpenStack è già basato su Ubuntu e, a pagamento, è in grado di configurare un cloud OpenStack gestito per la vostra azienda.
La comunità di Ubuntu è fiorente, quindi è molto facile trovare supporto online.
Alcuni dei migliori software didattici in uso oggi sono open source e i bundle DebianEdu/Skolelinux sono tra questi.
La distro è il risultato della collaborazione tra i due progetti che le danno il nome. Oltre agli strumenti didattici, la distro dispone anche dell’intera gamma di applicazioni per il desktop Linux, che consentono di utilizzarla come driver quotidiano.
Uno dei punti di forza della distro è che include un server principale preconfigurato, che si può scegliere di installare al primo avvio. È possibile installare uno di questi server su ogni rete scolastica gestita, per poter supervisionare la distribuzione del sistema operativo sulle normali workstation.
Il server principale non dispone di un’interfaccia grafica, ma tramite un semplice strumento di gestione basato sul Web si può controllare completamente la rete amministrare centinaia di account utente individuali.
EasyOS è un progetto sperimentale dello sviluppatore originale di Puppy Linux. Pur avendo l’aspetto di una qualsiasi altra variante di Puppy, la distro è stata in realtà progettata da zero per esplorare l’uso dei container sul desktop.
EasyOS utilizza i container per creare una distro sicura, ma facile da usare e gestire. È interessante notare che non utilizza nessuna delle tecnologie di container esistenti, come LXC e Docker, ma si basa su soluzione dedicata. Questo le permette di isolare le singole applicazioni e di eseguire anche distro complete con un overhead minimo.
Nonostante il nome, non c’è nulla di particolarmente semplice in EasyOS. È molto diverso dalle note distro desktop Linux a cui la maggior parte delle persone è abituata. Non c’è un file ISO facile da caricare da masterizzare su DVD o da far girare il sistema operativo in una macchina virtuale: dovrete invece scaricare e installare il file .img su una chiavetta o un disco rigido.
Detto questo, la cosa migliore della distro è che non è necessario avere familiarità con il suo approccio containerizzato per poterla utilizzare. Sul sito web principale sono disponibili anche alcune guide molto utili su come impostare e configurare l’installazione di EasyOS.
Cos’è una distro Linux?
Una distro o distribuzione Linux è un sistema operativo sviluppato partendo dal kernel di Linux. A differenza di Windows o Mac OS, un sistema operativo Linux consiste di vari componenti open source prodotti e gestiti da organizzazioni diverse.
Sebbene sia possibile ottenere e assemblare tutti i programmi in autonomia, si tratta di un processo molto lungo e difficile da completare senza problemi. Ecco perché esistono le distro, che fanno tutto il “lavoro sporco”, decidendo quali software open source usare e presentando il tutto in un formato pronto da usare con un minimo di configurazione.
Come scegliere la distro Linux migliore per le proprie esigenze
Le distro vengono spesso sviluppate pensando a specifici tipi di utenti o utilizzi, pertanto è facile individuare una distro Linux più adatta alle vostre esigenze. Se usate Linux per la prima volta e cercate un nuovo sistema operativo per il vostro computer, vi consigliamo di scegliere una distro per uso generico tra quelle più note e aggiornate con maggiore frequenza.
Detto ciò, a ciascuno la sua distro: ne troverete di diverse e per qualsiasi scopo, dall’intrattenimento ai server, dallo sviluppo a sicurezza e privacy, senza contare quelli per compiti molto specifici come il recupero dati (spesso utilizzato a scopo forense). Decidete qual è il vostro obiettivo e usatelo come base per la ricerca della vostra distro Linux ideale.
Come testiamo le migliori distro Linux
Installiamo ogni distro Linux per fornirvi una recensione precisa e basata sulla nostra esperienza diretta. Osserviamo il processo di installazione, valutiamo la facilità d’uso ed esploriamo i componenti principali utilizzati per la compilazione della distro.
Verifichiamo quali programmi, strumenti e app vanno a formare la “dotazione standard”£ e prendiamo in considerazione l’efficacia con cui le distro di nicchia risolvono i problemi per cui sono state sviluppate.
In seguito, valutiamo il supporto a lungo termine, la frequenza degli aggiornamenti e le opzioni di espansione, laddove presenti. Infine, valutiamo anche i siti degli sviluppatori in termini di qualità della documentazione, della presenza dei community online ufficiali e del loro livello di attività.
Storico aggiornamenti
28 novembre 2024
Non ci sono state modifiche da applicare alla guida.
28 ottobre 2024
Anche questo mese non abbiamo ritenuto opportuno modificare il contenuto della guida.
26 settembre 2024
Con l’ultimo aggiornamento abbiamo verificato eventuali cambi nella nostra guida, senza ritenere opportuno modificare il suo contenuto.
Con l’ultimo aggiornamento abbiamo aggiornato le informazioni di alcune distro Linux presenti in lista per rispecchiare le specifiche e le funzioni delle versioni più aggiornate dei software.
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